Corte Montresora, Sona (VR)

Corte Montresora, Sona (VR)

In collaborazione con: Arch. Carlo Pession, Politecnico di Milano, Cormorano 91 S.r.l.

Il progetto Corte Montresora ha come oggetto un articolato intervento di recupero e riqualificazione di un complesso abitativo rurale risalente al XIII secolo. Dal punto di vista metodologico, rappresenta un importante punto di riferimento tecnico-scientifico, in quanto vede coniugati gli ambiti del restauro e della conservazione dell’edilizia storica con quelli dell’efficienza energetica più avanzata.

Il complesso è situato a Sona, in provincia di Verona, ed è costituito da un gruppo di edifici realizzati progressivamente in archi temporali differenti in funzione dell’evoluzione temporale delle esigenze di vita e di lavoro degli abitanti della corte.

Il progetto di riqualificazione ha previsto la realizzazione di dieci unità residenziali, differenti per schema distributivo ed orientamento, complessivamente per una dimensione di 6.687 m3 di volume lordo e 1.648 m2 di superficie utile.

Il complesso è incluso nella lista del patrimonio ambientale del territorio di Verona, pertanto, attraverso un approccio attento e meticoloso, la sua riqualificazione è stata studiata nel dettaglio per evitare interferenze con le caratteristiche storico-architettoniche, che anzi sono state evidenziate e pienamente tutelate.

Dal punto di vista della sostenibilità energetico-ambientale, è stato raggiunto un eccellente risultato di sintesi, attraverso l'individuazione delle migliori soluzioni selezionate in base alla compatibilità con le preesistenze ed all'ottimizzazione delle caratteristiche termofisiche dell'edificio e del sistema impiantistico.

Le prestazioni energetiche attese sono state studiate attraverso un approccio multidisciplinare, teso ad analizzare il comportamento dell’intero sistema edificio-impianto, e sono state valutate preventivamente ed ottimizzate attraverso simulazioni al computer in regime dinamico. Rispetto ad una soluzione di semplice ristrutturazione, il retrofit energetico abbinato alle opere di recupero ha consentito la riduzione di circa il 66% della domanda di energia per riscaldamento e di circa il 48% per la domanda di energia in raffrescamento.

In particolare, l’intervento ha dimostrato che, a fonte di un costo aggiuntivo limitato (poco più del 2%) rispetto ad un progetto di base, volto al solo rispetto dei limiti normativi, è possibile conseguire notevoli vantaggi energetici con interessanti tempi di ritorno.  Nel caso specifico, il consumo complessivo di energia primaria è stato ridotto del 75 %, con ricadute virtuose anche sul dimensionamento dei sistemi impiantistici, che hanno consentito di ridurre le potenze termiche del 30% in raffreddamento e del 50% in riscaldamento.

Per quanto riguarda gli aspetti energetici, il progetto ha riguardato:

·    aumento delle prestazioni termiche dell’involucro opaco;

·    utilizzo di sistemi finestrati ad alte prestazioni;

·    sfruttamento del controllo solare;

·    sfruttamento della massa termica dell’edificio;

·    installazione di un impianto a pompa di calore ad acqua di falda integrata con un sistema a pannelli radianti (riscaldamento+raffrescamento+ACS);

·    realizzazione di un sistema di deumidificazione per il controllo dell’umidità in periodo estivo;

·    costruzione di un impianto fotovoltaico da 19,9 kW integrato in una pensilina separata.